Cosa fa l’investigatore privato e per quali situazioni può essere ingaggiato?

Il ruolo dell’investigatore privato è spesso associato ad un uomo guardingo e silenzioso che si apposta in macchina per spiare la vita di qualcuno a cui diamo la caccia. In realtà questo è solamente un giudizio un po’ fantasioso perché il suo operato è molto più pratico di quanto si potrebbe pensare.

Di cosa si occupa l’investigatore privato?

L’investigatore privato raccoglie informazioni e prove per conto di chi lo ha ingaggiato avendo cura di rispettare i limiti di legge per la risoluzione di questioni personali, legali o finanziarie.

Un’agenzia investigativa, per poter agire legalmente, deve operare previo rilascio della Licenza dal Prefetto. Questa è un’autorizzazione prevista dalla legge che distingue gli investigatori privati autorizzati da quelli abusivi, per i quali qualsiasi operazione compiuta è da considerarsi nulla.

Ecco perché un’agenzia professionale e affidabile mostra sempre la Licenza Prefettizia prevista dall’articolo 134 TULPS che, di fatto, è la garanzia di tutela dei clienti assistiti dalla stessa.

Non bisogna mai agire per conto proprio

L’importanza di fare affidamento ad un professionista deriva proprio da quest’autorizzazione per la quale lo stesso dimostra di esser a conoscenza della Legge. Agire per conto proprio è da considerarsi rischioso e controproducente e può far passare le persone dalla parte del torto pur avendo piena ragione di sospetto o dubbio.

Gli ambiti operativi sono molteplici come nel caso di questa agenzia di investigazioni a Roma che si occupa di indagini private, aziendali e sicurezza. Per ognuno di questi tre rami esistono infiniti casi e ambiti di azione come infedeltà coniugale, stalking, dipendenze, sicurezza personale e via discorrendo.

L’operato dell’investigatore privato

A prescindere dall’ambito di azione il ruolo dell’investigatore privato rimane quello di fare ricerca di informazioni e di raccoglierle in modo discreto e legale. Il professionista si avvale di appostamenti, pedinamenti, telefonate, ricerche online e presso database o di interrogazioni dirette per assolvere al suo ingaggio.

Quanto alle finalità del suo operato possiamo dire che le prove di un investigatore possono essere utilizzate per verificare il passato di una persona o per rintracciarne una sparita dalla scena. Egli può agire per rintracciare beni sottratti o rubati o per contrastare frodi assicurative e truffe attraverso conti correnti.

Di conseguenza può essere ingaggiato per verificare lo stile di vita di una persona che percepisce un’invalidità o per un dipendente di cui si sospettano le ripetute assenze sul posto di lavoro.

Investigatori aziendali, finanziarie e bancarie

Per il ramo aziendale, invece, l’investigatore privato è in grado di agire per tutelare la proprietà intellettuale o industriale di un marchio o di un soggetto e di fare verifiche in termini di governance interna.

Infine ci sono le azioni investigative condotte per banche e istituti di credito nell’ambito di grosse operazioni e transazioni per cui le controparti necessitano di prove che confermino solidità e assenza di problemi finanziari passati.

Qualunque sia la motivazione per cui sono richiesti i servizi di un investigatore privato l’iter di ingaggio e le modalità operative sono le medesime.

Il professionista dovrà essere messo al corrente della situazione per la quale indagare oltre a una serie di dettagli che possono agevolare il suo operato. Nei casi in cui c’è il rischio di valicare i limiti della legge sarà lo stesso professionista a fornire consulenza al cliente sul modo più corretto di agire.

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